Thursday, 28 July 2011

Sarah-Kate Lynch

Oddio Tata, ma cosa mi fai scoprire... mi piacciono un sacco questi libri che mescolano cucina, cibo, profumi, sapori e avventure. Ne lessi uno qualche anno fa. Il titolo era "Lontano da niente", di Thomas G. Geene. Lo avevo comprato alla Feltrinelli a Bologna, proprio durante uno dei nostri amati ritrovi universitari e... è vero, non era un "tomone" ma lo avevo letteralmente divorato. Era una storia d'amore (che io generalmente non prediligo) frammista alla storia di questo ristorante e dei protagonisti cuochi. Lo ammetto, ho dei ricordi un po' confusi, ma che mi era piaciuto lo rammento bene!!
Anyway, sono andata a sbirciare subito in rete per trovare qualche informazione su questa meravigliosa autrice. Perchè non può essere definita altrimenti se scrive dei libri così... deliziosi!! A parte che ha anche un bel sito tutto suo, che si chiama http://www.sarah-katelynch.com/, e poi ha una bella faccia simpatica e ... insomma ho deciso che voglio proprio trovare un suo libro e papparmelo!
Visto che la biblioteca artusiana è votata innanzitutto alla cucina potrei anche trovare qualcosa lì, altrimenti c'è sempre la libreria all'ipermercato, perchè -diciamoci la verità- la biblioteca è stupenda e soprattutto gratuita, ma avere una bella libreria in casa dove poter riporre le nostre letture è impagabile!
E mi dispiace che tu non possa averne una a casa! Ma non riusciresti a trovarle nemmeno un posticino-ino? Che ne so, magari nella camera degli ospiti, visto che i libri rimangono secondo me il miglior complemento d'arredo che possa esistere!
Dunque io parto con la ricerca, poi ti faccio sapere se e cosa trovo. E se non dovessi trovare copie in italiano, poco male, mi farò una bella scorta durante il prossimo viaggio in UK! :-)

Eating with the Angels

Cara Tatina,
sono felice di averti fatto venir voglia di andare in biblioteca, io vado sempre in visibilio difronte a quegli scaffali pieni di libri che son lì che mi sussurrano"scegli me", "portami a casa con te" e la cosa ancora più bella è che non costa nulla :-) Causa la mancanza di una libreria vera e propria in casa devo limitare la quantità di libri che acquisto e per questo la biblioteca è ideale...ma mi è venuta un'invidia a vedere la foto della tua libreria, e anche un po' di tristezza al pensiero di tutti i miei libri a casa dai miei genitori a Ferrara...prima o poi riuscirò a portarli qui con me!
Mi dovrai raccontare del Pellegrino prima o poi...e tienimi aggiornata sulla dieta, che a quanto dici sta andando molto bene e sono davvero contenta per te, sono sicura che riuscirai a seguire questa dieta come stile di vita e presto diventerà un abitudine, vedrai! 


una copertina da far venire l'acquolina in bocca!

Colgo l'occasione del fatto che abbiamo parlato di libri e mangiare per parlarti dell'altro libro che ho letto mentre ero in ferie. Si intitola Eating with the Angels di Sarah-Kate Lynch. Era nella categoria chick lit, termine che indica quei libri un po' più "leggeri", allo stesso modo chiamano i film tipo Love Actually o Notting Hill col termine chick flick, dove chick letteralmente vuol dire pulcino ma è qui è un vezzeggiativo per indicare una ragazza.


Anyway, qualcosa di leggero a volte ci vuole, soprattutto in vacanza. E poi mi ispirava la copertina, un cupcake a forma di cupola che ho scoperto è un disegno dall'illustratrice Sara Fanelli. 
Siccome son curiosa come un gatto, ho trovato altre illustrazioni fatte da lei che mi sono piaciute molto e ho visto sul suo sito che ha pubblicato parecchi libri.





Il libro l'ho divorato, davvero. E' la storia di Connie che vive a New York e di professione fa la critica di ristoranti e scrive recensioni su un giornale locale. Suo marito è chef in un ristorante italiano e come puoi immaginare entrambi hanno in comune una grande passione per il cibo e per la cucina. Connie si ritrova a Venezia per una seconda luna di miele, ma senza suo marito...poco romantico, vero? Lì incontra Marco (che nome originale!) che le farà conoscere le delizie di Venezia...ma quando torna a New York scopre che...eh no, non ti voglio dire cosa succede, just in case un giorno ti capiti di leggerlo ! Ma posso dirti che quello che mi ha affascinato era la bellezza delle descrizioni delle pietanze, dei sapori, della consistenza dei cibi ( e soprattutto la consistenza perchè c'è un vero twist nella trama!), mi ha fatto scoprire il cibo da un lato che non avevo considerato prima. E solo a parlarne mi viene fame!

Si vede che l'autrice ha davvero fatto un sacco di ricerche per documentarsi su quello che scrive, sia su New York, quando cita un sacco di ristoranti ma anche le più sconosciute baracchine agli angoli delle strade, sia a Venezia, tra le osterie, i mercati...infatti ho scoperto che anche lei è una critica, vive a Queenstown, in Nuova Zelanda.
Ho visto che ha scritto altri due libri: Blessed are the cheesemakers e By bread alone, dal nome già mi ispirano perchè mi sa proprio che siano sempre sullo stesso argomento: il mangiare!

Ma perchè viene sempre fame quando si parla di mangiare?! E' ancora troppo presto per cenare!
Un abbraccio e alla prossima!

Tutti a dieta!! Bilanciata però...

Tatina cara, mi fa proprio piacere che siate stati bene! Ci vuole un po' di vacanza ogni tanto, vero?
La mia biblioteca personale
E che ricordi che mi fai venire in mente: anche io la mitologia greca l'ho imparata guardando Pollon. E' vero che alle superiori ho studiato qualcosina, e mi piaceva anche. Ricordo anche quel librone enorme rosa, che il nostro professore chiamava "il mattone". Però erano i primi anni, e ne è passata di acqua sotto i ponti e...per farla breve non ricordo più niente. Però io sono un pelino più fortunata sotto questo aspetto, perchè ogni tanto in TV lo danno ancora Pollon, e io mi diverto sempre a guardare quel cartone animato buffissimo! 

Sai che mi hai fatto venire voglia di iscrivermi in biblioteca?
Quando vivevo a Savignano c'era una bellissima biblioteca grande e superfornita. Poi, dopo che mi sono trasferita, ho provato un paio di volte a visitare quella di Bertinoro. Ma non è la stessa cosa. A parte che è un po' piccolina, e poi non è abbastanza curata, e gli orari di apertura sono veramente ristretti e non compatibili con i miei. Ma leggendo il tuo ultimo racconto, mi hai fatto venire in mente che non esiste solo la biblioteca di Bertinoro e che potrei andare a Forlimpopoli. Mi è capitato di assistere all'inaugurazione di "Casa Artusi" qualche anno fa, dove è custodita la biblioteca privata del Pellegrino (poi un giorno ti racconterò qualcosa anche su di lui), e lì hanno trasferito tutto l'archivio!
Pensa che hanno (che cosa carina!) dato il via a una raccolta di vecchi ricettari di famiglia per condividere le ricette della tradizione con tutto il pubblico! Sì sì, credo proprio che ci farò un salto a breve!
Anche se... 
La nuova piramide alimentare approvata dall'INRAN
Anche se -non ricordo se te lo avevo accennato- mentre eri via sono stata dalla dietista! 
Il problema che mi assilla da una vita consiste nel fatto che in inverno ingrasso e in estate dimagrisco. Ma non si tratta di uno o due chili -che sarebbe normalissimo. Parliamo di quattro, cinque chili, e anche la dottoressa mi ha poi confermato che è troppo. Quello che voglio dire è che sono andata a farmi spiegare come è giusto mangiare. Vorrei iniziare a nutrirmi in modo equilibrato (sano credo di farlo già da un pezzo, a parte quei momenti in cui due patatine o una barretta di cioccolato faranno anche male al fisico, ma per lo spirito sono un toccasana!).
E così, già alla seconda seduta, mentre tu te ne stavi bella sdraiata in spiaggia a bere raki e birra (ma lo so che lo fai con moderazione!), mi è stato consegnato il menù, insieme al SAPERE: mangiare di tutto e in quantità moderata. Alla fine è una cosa che sanno tutti, ma che non fa nessuno, ed è un vero peccato, perchè da quando ho cominciato a seguire le quantità che mi ha dato la dottoressa (che sono molto più abbondanti di quelle che mi preparavo prima) mi sento sempre sazia, non soffro mai quella fame da lupo in cui mangerei ogni cosa che mi passa sotto mano, e ho già inziato a perdere peso! Man mano che vado avanti mi rendo conto dove sbagliavo prima, esageravo coi grassi, non mangiavo abbastanza carboidrati, e gli "extra" erano all'ordine del giorno.
Ora si tratta solo di farla diventare abitudine, ma non credo proprio che sarà difficile! E poi posso continuare a cucinare e sperimentare sui fornelli e dentro al forno. Pensa che mi ha anche dato qualche ricetta light da provare!
Appena riesco a realizzarle te le faccio avere se ti va!
E a proposito di mangiare... sai che è ora di pranzo? E non so tu, ma io dopo un'ora di corsa ho proprio appetito! Oggi mi aspetta una bella pasta con sugo di seppie al pomodoro.
Ti mando un abbraccio grande e alla prossima!!

Wednesday, 27 July 2011

Falling for Icarus

Tatina, le rivoluzioni in casa sono davvero le mie rivoluzioni preferite! Mi piace leggere di come hai sistemato tutti i credenzini e bella idea le mensole a vista, prenderò sicuramente spunto quando anch'io mi metterò a sistemare lo sgabuzzino, che al momento è un disastro, non pubblico foto, che è meglio! Ma, dimmi una cosa, dici che i barattoli ci restano in ordine alfabetico?! Troppo bella la scatola del té, fa molto "b&b", la voglio anch'io!

E che dire delle gite all'Ikea...negli ultimi mesi, causa cucina nuova, è stata la mia seconda casa! E' proprio vero che quando vai con l'intento di prendere qualcosa poi torni con tutt'altro...e concordo sul fatto che sia meglio andare senza il marito! In quanto alla nostra cucina...ci sono da sistemare le ultime cose, tipo la veneziana da dipingere, al momento l'ho tirata giù e ho iniziato a colorarla di bianco usando una bomboletta spray, che poi è esaurita e devo ancora comprarne una nuova...o meglio, l'avevo comprata ma è del colore sbagliato, in negozio sembrava bianca invece è più un color panna...e devo ancora andarla a cambiare, saranno settimane ormai! Ci sono anche i faretti da sistemare sopra i credenzini...e ci serve un bidone della spazzatura nuovo...ci siamo quasi, dai, abbiamo un po' battuto la fiacca ultimamente, forse perchè son rimasti questi lavoretti un po' "noiosi", ma la voglia di finire c'è...prima o poi!

Di sicuro c'era più voglia di partire per le ferie, altroché! Come già sai la nostra meta é stata l'isola di Creta, in Grecia, più precisamente eravamo ad Ammoudara, che è a 6km ca dalla capitale, Iraklion.
Ammoudara beach

Pensa la coincidenza, quando sono andata in biblioteca per scegliere un paio di libri da portarmi via, nella sezione della letteratura di viaggio ho trovato un libro intitolato Falling for Icarus scritto da Rory MacLean ambientato proprio a Creta, non potevo lasciarmelo scappare. E non sono rimasta delusa, tutt'altro, mi ha piacevolmente coinvolta e ho scoperto delle chicche interessanti sull'isola. Ad esempio, lo sapevi che Creta è equidistante (km più, km meno!) da Europa e Asia e a metà strada tra Atene e la Libia? Tanto che gli abitanti dell'isola la considerano un "continente" a sé.
Il libro è autobiografico e narra la storia dell'autore che, dopo la morte di sua madre, decide di costruire un aeroplano, per dedicare il volo a sua madre, e quale posto migliore di Creta, l'isola di Dedalo e Icaro, per completare l'opera? E mentre racconta di come ha costruito l'aereo, descrive i paesaggi che incontra e soprattutto i personaggi, questi Cretesi dall'ospitalità e generosità a cui non si riesce a dir di no e sempre pronti ad offrirti un bicchiere di tsikoudia o raki,
è tra queste montagne che si coltivano le viti per fare il raki
una grappa locale, quando invece vorresti tanto riuscire a dir di no!









MacLean si addentra anche nella mitologia greca, racconta di come si narra che Zeus sia nato proprio sull'isola in una caverna nel monte Ida e di come una volta adulto abbia conquistato Europa, fingendosi un toro bianco. Il loro primogenito fu Minosse, il re giusto e saggio di Creta. Secondo la versione più comune del mito, il famoso Minotauro nacque proprio dall' unione della moglie di Minosse, Pasifae, e un bianchissimo toro inviato a Minosse da Poseidone. Il Minotauro fu poi rinchiuso per ordine di Minosse nel labirinto costruito da Dedalo. Essendo a conoscenza della struttura del labirinto, Dedalo, una volta finita la sua opera, vi fu rinchiuso con il figlio Icaro. Per scappare Dedalo costruì con delle penne due paia d'ali e le attaccò ai loro corpi con la cera. Durante il volo Icaro si avvicinò troppo al sole ed il calore fuse la cera, facendolo cadere in mare, mentre Dedalo si rifugiò in Sicilia.

La mitologia greca mi ha sempre incuriosito, ma non ho mai approfondito l'argomento come si deve, diciamo che quello che so lo avrò imparato quando da piccola guardavo il cartone animato "Pollon", te lo ricordi?!
Pensandoci bene però, di certo il volo di Icaro non era di buono auspicio per il nostro pilotos! Ce la farà il nostro eroe, con l'aiuto degli abitanti di Creta, a coronare il sogno di volare? Non vorrei rovinare il finale in caso ti capiti mai di leggerlo, ma mi sai che avrai già capito, ed io curiosa come sono ho trovato il sito dello scrittore dove c'è anche un link al video del suo primo ( e mi sa unico!) volo: www.rorymaclean.com

Oltre al mito, Creta è anche piena di testimonianze delle culture che l'hanno dominata durante gli anni. Per anni è stata sotto il dominio di Romani, Veneziani e Ottomani, che hanno sicuramente lasciato il segno sia nell'architettura che nella cucina e nella lingua. Devo dire che tutt'oggi questi elementi convivono in armonia, nonostante i tumulti del passato.

Il porto veneziano di Rethymnon
il porto di Iraklion
Parentesi culturale a parte, la vacanza è stata sicuramente piena di relax, ho fatto scorta di sole, ( che qui a Manchester come sai manca spesso!), mare e soprattutto gelati, di solito pranzavo con un cornetto :-)
E chissà quale sarà la nostra prossima destinazione di viaggio?! Nell'attesa ti mando un salutone e un abbraccio forte!

Monday, 25 July 2011

Rivoluzioni casalinghe

Bentornata Tatina!!! Ma che bello risentirti, mi sei mancata tanto!!! Però immagino quanto tu ti sia divertita e non vedo l'ora di leggere tutti i dettagli, per non parlare delle foto! Ovviamente quando avrai tempo! Ora ti aspetta la parte più brutta: disfare le valigie!
Sai che ho trovato molto divertente il tuo pre-partenza? Io facevo così una volta. Poi quando ho iniziato a viaggiare per lavoro, quindi più di frequente, la valigia era l'ultimo dei miei pensieri e di solito la preparavo il giorno prima, se non il giorno stesso, magari dando un'occhiata alle previsioni del tempo per quella settimana. E le cose non sono cambiate molto: sono sempre molto organizzata, mi piace prenotare tutto in anticipo, senza lasciare niente al caso, anche perchè così si riesce veramente a risparmiare qualche soldino. Ma la valigia.. proprio non mi viene l'ispirazione fino all'ultimo minuto, e poi penso sempre che l'importante sono i soldi e i documenti, e il resto eventualmente si può sempre comprare! (teoria che stona con quella del risparmio, ma cosa ci vuoi fare??)
Lo scaffale Ivar dell'IKEA già pieno di scarpe!!
E brava che ti stai impegnando con la corsa! Vedrai che quei 15 minuti diventeranno 20 e poi 30 e ti sentirai sempre più soddisfatta! E poi potrai seguire Stuart: un compagno di corsa ti aiuta a sentire meno la fatica (a meno che, come succede a me, il tuo compagno non sia alto 190 cm e abbia le gambe il doppio delle tue: allora diventa una bella faticaccia stargli dietro!!).

E mentre attendo il racconto illustrato delle tue ultime avventure nel Peloponneso, ti racconto che noi abbiamo dato il via ad una rivoluzione in casa. Hai presente quando hai "voglia di cambiare"? E magari ti metti a spostare il divano, o muovi la tv, o aggiungi un mobiletto... noi ci siamo ritrovati  a fare di peggio: noi ci siamo allargati!
Già ti avevo accennato al fattaccio quando eri stata qui, ma fra un'avventura e l'altra non ho avuto poi tempo di mostrarti: praticamente alla nostra casina attuale aggiungiamo altre due camere da letto, uno sgabuzzino e un bagno.
E visto che lo sgabuzzino si presta bene per gestire le nostre (e soprattutto le mie) scarpe, mentre il terzo bagno diventerebbe anche una semi-lavanderia, abbiamo deciso di trasferire lì la lavatrice e di ampliare la cucina di sotto. Dopo ben tre spedizioni punitive da IKEA, di cui due con Ale e una con la mamma, che smaniava per venire  a fare un giretto fra tutte quelle meraviglie, in una di quelle giornate da shopping compulsivo, che -lo sai benissimo anche tu- insieme al marito proprio non si possono fare :-)
Finalmente un po' di ordine e tutta la dispensa in cucina!
E dunque abbiamo iniziato con questo primo giro ricognitivo, poi al secondo abbiamo deciso di buttarci sugli scaffali in legno grezzo (ci piace il legno grezzo!), e dopo aver caricato sul carrello QUASI tutti i pezzi, ci siamo accorti che ne mancava qualcuno. La risposta delle commesse (gentilissime, almeno!!) alla mia domanda: "Quando arriveranno questi pezzi?" è stata "Mai, il modello è fuori produzione e lo stiamo mandando a esaurimento". In realtà forse voleva dire che voleva mandare NOI in esaurimento, ma le è venuta una frase più gentile. Così abbiamo scaricato il carrello moooolto pazientemente, e abbiamo RIcominciato con un altro modello. Solo alla fine, cercando i montanti degli angoli, ci siamo accorti che... non c'erano!!! Risposta della commessa alla mia solita domanda -fatta questa volta a denti stretti e dita incrociate- "arrivano mercoledì prossimo". RESPIRO PROFONDO, ragioniamo un attimo e ci portiamo a casa quello che avevamo già caricato sul carrello!
Abbiamo messo tutti i tè nella loro scatola
E così venerdì sono stata "costretta" a farci un altro giretto per ritirare quei due montanti mancanti... più altri 70 euro di oggettini per la casa che si sono "attaccati" alle mie mani, manco avessero la supercolla, fra cui una bella battilarda gigante, una grattugia, uno schiacciapatate, dei tovaglioli, due ciotole per la colazione, e altre cose che attualmente non ricordo... ma fra me e mia mamma avevamo adeguatamente riempito il carrello in ogni suo anfratto!
E così questo weekend è stato dedicato alla risistemazione di scarpe e cibo, esattamente nell'ordine in cui te l'ho scritto. Ed è stato dopo aver portato tutte le mie scarpe -estive e invernali- al piano di sopra che mi sono resa conto che forse ne ho un po' troppe, alcune che non metto da una vita... ma chissà perchè non ho il coraggio di buttarle!
Oggi poi è stato ancora più divertente: abbiamo riorganizzato tutte la dispensa, mettendo i barattoli in ordine alfabetico...ma dai non ci crederai mica!!?? ihihihih

 Però abbiamo diviso i legumi dai cereali, il dolce dal salato, la pasta e le farine, messo tutto in barattoli con etichetta, e alla fine -anche se ancora non abbiamo finito- è venuto un lavoretto di cui essere orgogliosi!
Prossimo acquisto da IKEA: una bella scaletta di legno per arrivare ai ripiani più alti!!
E tu con la cucina come sei messa? Finito tutto?
Ti saluta anche Leo!
Un abbraccio forte e (spero) a prestissimo!!

Sono tornata!

Cara Tatina,
perdonami perché non sono riuscita a scriverti prima di partire per Creta domenica scorsa. 
Prima di tutto volevo dirti che ebbene si, anch'io che di fama sono super pigra, mi son data alla corsa (ma solo da una settimana!), sarà che mi hai ispirato tu parlandomene di recente, sarà che come dici tu è davvero economico e super flessibile perché puoi farlo quando vuoi e soprattutto dove vuoi! Il mio percorso preferito è bel sentiero alberato che Stu ed io facciamo spesso a piedi quando abbiamo voglia di fare una bella passeggiata. Una volta su questo sentiero ci passava la ferrovia, la linea si chiamava Roe Green loopline ed era in funzione dal 1870 al 1969. Per il momento non corro grandi distanze, ti dirò che non so nemmeno  quanti km faccio, ma mi sa che non son mica tanti, il mio traguardo è dove una volta c'era la fermata del treno e poi torno indietro, 15 min ad andare e 15 min a tornare! Mano a mano che corro cercherò di spingermi un po' più lontano :-)

il paesaggio che mi accompagna mentre corro

il micio dei vicini mi ha fatto compagnia durante lo stretching!
Tornando a quello che ti avevo accennato qui sopra, sono appena tornata fresca fresca da una settimana di ferie a Creta, moooolto last minute, abbiamo prenotato il martedì e siamo partiti la domenica! Ed io che ho una passione enorme per fare le valigie (davvero, non scherzo!) non vedevo l'ora di mettermi all'opera! Non ho perso tempo e ho tirato fuori le valigie, le ho sistemate sul divano letto nella camera degli ospiti,
vestiti pronti per essere messi in valigia
poi ho iniziato a tirar fuori i vestiti che volevo portar via e a far tutti gli abbinamenti, bigiotteria compresa, per non ritrovarmi col solito dilemma quando sono via: "cosa mi metto oggi?!". Ho imparato per esperienza, anni fa mi portavo un sacco di roba a caso, che magari non si abbinava neanche, buttavo tutto in valigia e chi si è visto si è visto, ma una volta in vacanza volevo sempre quella maglietta o quel vestito che avevo lasciato nell'armadio a casa. Così ho cambiato l'approccio e devo direi che ha funzionato...quando prima di partire ne parlavo con la sorella di Stuart, Laura, 21enne, mi ha chiesto "e se cambi idea quando sei via?"...le ho risposto che quando poi ti tocca lavare tutti i panni quando torni dalle ferie ti fai furba portando meno roba e fai in modo di mettertela!!! Grazie ai viaggi che ho fatto negli ultimi anni ho davvero imparato che meno cose porti e meglio è, inoltre trovo che sia sempre più facile preparare per il mare perché si portano solo cose leggere...anche se un maglioncino e un paio di leggings me li sono portati just in case, non si sa mai! Da quando vivo qui in Inghilterra se vado al mare all'estero ne approfitto sempre per "sfoggiare" gli abiti che qui ho meno occasioni di mettere..la maggior parte son vestiti che ho messo a cerimonie varie, incluso il mio abito da sposa! Mi ritengo fortunata di avere l'opportunità di potermelo mettere spesso grazie al fatto di non essere il "classico" vestito da sposa, l'ho abbinato a un paio di infradito e dei braccialetti dorati e voilà, da sposa a mare in un attimo ;-)

Una volta preparate le valigie, la domenica mattina mi si propone un dilemma: come faccio a far sì che non mi muoiano le piantine che ho sul davanzale in cucina?! Avrei potuto lasciarle ai suoceri ma mi sono dimenticata di portarle con me quando siamo andati a trovarli la sera prima di partire e ormai era troppo tardi....così ho dato un'occhiata su internet per qualche idea, ho trovato un forum dove davano diversi consigli e usando quello che avevo in casa ho fatto così: ho bagnato un asciugamano e senza strizzarlo l'ho appoggiato su un vassoio nella vasca da bagno, ci ho messo sopra le piantine e ho appoggiato i lembi dell'asciugamano che sporgevano dal vassoio in un contenitore pieno d'acqua, in modo che potesse assorbire acqua un po' alla volta per innaffiare le piantine...
anche le piantine sono andate in ferie: dalla cucina al bagno!
stamattina quando sono entrata in casa dopo una settimana erano più vispe che mai, ha funzionato!

Le vacanze sono andate benissimo, Creta è davvero un bel posto ed ho tanto da raccontarti! Ma come al solito quando si torna a casa sono sempre tante le cose da fare, dunque per ora ti lascio un "assaggio", trattasi del souvenir che mi sono regalata, un altro strofinaccio da aggiungere alla mia collezione! Lo so che è un po' "kitsch", ma mi piace un sacco!
Ci sentiamo prestissimo così ti racconto per bene, alla prossima!

ricetta saporita da provare sicuramente :-)


Wednesday, 20 July 2011

La corsa: uno sport economico ed efficace


Ila cara,

come sempre è un piacere leggerti! E queste tue gite fuori porta mi piacciono proprio, spesso mi immagino di essere lì con te... e chissà che non riesca a raggiungerti una primavera per farle davvero insieme tutti e quattro!
Una curiosità: ma il cagnolone della foto era davvero così grande? Era per caso un levriero irlandese? Ne ho visto uno alla mostra canina a Forlì l'inverno scorso, e sono davvero enormi, ma non fanno assolutamente paura, anzi, verrebbe voglia solo di coccolarli e spupazzarli tutti!
E delle altre foto che dire? Sono paesaggi stupendi, e tutto quel verde...lo sappiamo entrambe da dove viene: giorni e giorni di pioggia. Ma quando spunta il sole vale proprio la pena farci un giro! Mi ricorda un po' l'Irlanda, e i suoi prati, muretti, mucche e pecore al pascolo... uh, che voglia di partire che mi fai venire!!!
Ma torniamo con i piedi per terra, che è meglio. Più precisamente li mettiamo uno davanti all'altro, ad un ritmo abbastanza sostenuto, indossando pantaloncini corti e una canotta traspirante. Se vuoi ti concedo anche l'I-Pod. E poi via a correre!
Sono ormai tre anni che corro, ma lo faccio saltuariamente, senza impegnarmici troppo, allenandomi in certi periodi (come la primavera e l'estate) e smettendo in altri (il freddo inverno, per esempio). E così non ho mai visto veri risultati.
Finchè non mi sono decisa, qualche settimana fa, ad iniziare un vero e proprio allenamento mirato. Mirato a fare cosa poi non lo so. Una maratona? Una gara? O semplicemente avere la soddisfazione di percorrere il solito tratto senza affaticarmi troppo, o di sorpassare quel tizio che ogni volta mi supera come se non stesse facendo il minimo sforzo, mentre io arranco per la salita nella speranza che la strada torni magicamente a pianeggiare. Eh, perchè correre per Bertinoro è così: un po' di pianura, un po' di discesa, ma anche un po' di salita! Ma ci si distrae facilmente, credimi: con il paesaggio, qualche animaletto -se sei così brava da svegliarti presto per iniziare a correre attorno alle 7- come scoiattoli, cerbiatti o anche farfalle colorate, i campi di grano, che da verdi rigogliosi diventano sempre più dorati, e poi vengono mietuti, e poi compaiono le balle di fieno; i vecchietti che siedono sempre sulla solita panchina guardando i passanti, e ti salutano augurandoti una buona giornata. E anche se percorri sempre lo stesso percorso, non è mai uguale; una volta c'è il tramonto, ed è tutto rosso, oppure è nuvoloso, oppure c'è il sole che illumina i campi in maniera particolare, e in autunno i colori sono stupendi, mentre in primavera ci sono i fiori. E mentre vai ti guardi attorno, ti godi i profumi, le luci, i rumori... Sono cose che ti mettono il buon umore già di per sè. Se poi le unisci a una sana corsa -alternata a camminata se vuoi- tornerai a casa con il sorriso sulle labbra e una grande soddisfazione!
Allora ti dicevo che ho preso questo libro, che spiega un po' le basi della corsa: da quello che dobbiamo indossare a quello che dobbiamo fare per migliorarci pian piano, raggiungendo obbiettivi prefissati e "improving ourselves".
Alla fine, se ci pensi, la corsa (o la camminata veloce) è lo sport più economico in assoluto. Basta avere un paio di scarpe adatte -magari consigliateci da una commesso esperto- e per il resto tutto è concesso! E' vero che esiste l'abbigliamento professionale, ma non è necessario. Basta sentirsi a proprio agio,  e belli comodi si può partire per questa avventura!
Il libro dice di andare per piccoli passi: prefiggerci ogni volta degli obbiettivi, aumentare prima la resistenza nel tempo, poi la velocità. Io vorrei perdere qualche chiletto che mi si è appollaiato proprio sulla vita, e mentre corro la sento quella ciambella che balla, e poi vorrei fare il percorso che chiamo "lungo" di 10 km fra salite, discese e parti in piano, senza affaticarmi troppo. Questi per ora i miei due obbiettivi. Poi se sono brava l'anno prossimo potrei anche partecipare alla gara che fanno proprio qui a Bertinoro: sono 13 km. Sarebbe perfetta!
La piccola bibbia del podista dice anche che bisogna bere tanto, prima, dopo e durante la corsa, per reintegrare i liquidi e i sali minerali. Solo che ho ancora qualche difficoltà sul "durante", visto che mi risulta scomodo portarmi la bottiglia mentre vado! Quando invece corro al parco, lì c'è la fontana, e faccio sempre un paio di tappe per rinfrescarmi!
Infine, il controllo della frequenza cardiaca. E' importante, per bruciare calorie, svolgere un'attività aerobica adeguata al nostro fisico. Se il cuore si affatica troppo, se non riusciamo a mandare sufficiente ossigeno ai muscoli, rischiamo la formazione di acido lattico, per non parlare dell'immane fatica fatta sul momento! Ognuno di noi ha una FC da non superare: un range ideale dentro al quale restare durante l'allenamento per poter bruciare grassi in tranquillità. Ora, il libro spiega anche come fare a calcolarlo, ma non mi ricordo proprio, quindi se ti serve poi te lo mando!! Sai che ho una pessima memoria!!  :-)
Il mio limite comunque è sui 150 Bpm, e -ti chiederai- come si fa a controllare? Ma con un bel cardiofrequenzimetro!!!
Ne avevo uno un po' vecchiotto e da poco. Che finchè funziona è okkeissimo! Ma quando si rompe... beh tocca comprarlo nuovo, no? Così sabato scorso sono andata con Ale da Decathlon e ne abbiamo preso uno che misura anche la distanza, le calorie, e che suona se superi il range preimpostato!
Per misurare la distanza c'è un affarino che applichi sulla scarpa. Pensa che ne esistono alcuni -mooolto più costosi ovviamente- che hanno un sistema gps, per cui ti calcolano esattamente i km fatti, il percorso, etc. Ma noi non vogliamo essere troppo moderni, eh! Quindi mi sono accontentata della spesa "media", con cui posso anche trasferire i dati sul pc tramite chiavetta: così ogni volta posso vedere il grafico del percorso, con la frequenza, e, volendo, posso anche abbinarlo alla descrizione del tragitto presa da google... ma a quello ci devo ancora arrivare! Un passo alla volta, no?
E a proposito di passi, che dire? Che siccome anche tu hai detto di avere iniziato a dilettarti, spero che i miei consigli ti siano utili!
PS Pensa che il libro dice anche che comprarci qualche nuovo indumento per la corsa ogni tanto ci sprona ad essere più costanti... alla fine lo shopping -anche se più costoso- è lo sport che la vince su tutto!! :-))

Un abbraccio forte e alla prossima!

Tuesday, 12 July 2011

Tu in montagna e io in...collina!

Cara Tatina,
ma che bel resonconto mi hai fatto, mi è sembrato di essere lì con te! Visto che in quanto a temperatura ci siamo quasi eh! La prossima volta che vuoi andare un po' al fresco vieni pure qui da me!
New Zealand Souvenir
Avete proprio fatto delle belle camminate e a quanto leggo anche delle belle mangiate, mi sembra giusto, uno deve pur recuperare le energie consumate! Vedo con piacere che stai anche continuando la tradizione di portarti a casa come souvenir un libro di ricette, è proprio una bella iniziativa, soprattutto per una come te che ama così tanto la cucina! Non vedo l'ora di vedere che ricette ci proporrai questo inverno allora :-)

Devi sapere che io invece mi sono messa a collezionare strofinacci come souvenir, come questo che ho preso quando Stu ed io siamo stati in Nuova Zelanda a marzo: te gusta? mi ispirava lo stile un po' "vintage" anni 50 e soprattutto la ricetta della mitica pavlova, che devo ancora sperimentare però! In compenso ne ho mangiata tanta quando ero là...e non solo! Oh yes!
Comunque mi fa davvero piacere che abbiate trascorso delle belle giornate in montagna, avete fatto proprio bene ragazzi!

Come ti già accennato nel titolo, mentre tu eri in montagna me ne sono andata in collina, qui in giro di montagne come le Dolomiti ce ne sono davvero poche, ma di colline ce ne sono in abbondanza, anche appena fuori città, ed è sempre bello evadere dal tran tran cittadino ed immergersi nella natura. Devi sapere che siamo stati invitati da una coppia di amici, Paul & Clare, che abitano a Golcar, in Yorkshire, più o meno a 40min di macchina da dove siamo noi in direzione nord-est. Siamo andati su il sabato pome ed era una giornata favolosa, tanto per dirti sono riuscita a mettermi in vestitino senza maniche e senza leggings, che è tutto dire! Abbiamo scelto di evitare l'autostrada e optato invece per andare via strada normale per ammirare il paesaggio...e siamo stati più che accontentati direi...che bei pratini verdi, tutti divisi dai caratteristici muretti di pietre, pecore, mucche, fattorie sperduti in mezza campagna...ero talmente presa dal paesaggio che non ho fatto neanche una foto all'andata, ma per fortuna mi sono ricordata al ritorno.
Yorkshire views
I nostri amici abitano sul cucuzzolo di una collina (come te!) in un carinissimo town cottage che hanno rimesso tutto a nuovo da soli...era la prima volta che andavamo a trovarli da quando si sono trasferiti lì e sono rimasta piacevolmente colpita, hanno fatto proprio un buon lavoro! Avevano organizzato una grigliata in giardino, e che giardino, con vista sulla vallata sottostante! C'erano anche altri amici che abbiamo in comune, dunque la compagnia non mancava e il cibo neanche, ci hanno rimpinzato a dovere! Clare ha trovato delle salsicce al sapor di cacao e peperoncino dal suo macellaio di fiducia e ce le ha fatte provare...ti dirò che il peperoncino si sentiva, e tanto anche, ma il cacao, boh, non capivo! Ha detto che fa anche di quelle solo al cacao, ma erano finite, sarà per la prossima volta ;-)

Dopo cena siamo scesi in paese per una capatina in un pub molto tipico e bello rustico come piace a noi, dove c'era un cagnolone così morbido e affettuoso! Doveva essere il cane del proprietario perché aveva la sua cuccia proprio in una delle sale del pub...dovevi vederlo come gironzolava in cerca di coccole! Mi sa che aveva una certa età perché camminava trascinando un po' le zampette dietro, povero!
Please can I have some beer?!


Please can I have some cuddles?


















Stu ed io siamo rimasti a dormire da Paul & Clare mentre gli altri sono andati verso casa. La mattina dopo ci hanno portato a far colazione a Slaithwaite, dove siamo arrivati a piedi seguendo una passeggiata in riva al canale. Ci siamo fermati in un posticino che si chiama "Moonraker Floating Tearoom", una specie di chiatta ancorata in riva sul canale.

Piccola curiosità: Clare ci ha raccontato che il termine"moonraker" deriva dal nome dato a dei contrabbandieri inglesi che, per paura della dogana, avevano nascosto delle botti di brandy francese sul fondo di uno stagno. La notte, mentre son lì che cercano di reperire le botti, vengono sorpresi dai doganieri, ai quali spiegano, grazie all'aiuto del riflesso della luna (moon) sullo stagno, che stanno cercando di tirar su ( con un rastrello: rake) una forma di formaggio! E così i furboni se la sono scampata ;-)

I tavolini (sulla terraferma) erano tutti all'ombra e siccome volevamo approfittarne del sole ci siamo seduti sul pratino in riva al canale e la cameriera gentilmente ci ha portato le vivande su dei vassoi e ci siamo fatti un picnic!
Breakfast on the grass

Someone throw a massive piece of bread to the ducks!















Sulla strada di casa Stu ed io parlavamo di quanto ci fosse piaciuto il posto, i paesaggi, i paesini, e che un giorno non ci dispiacerebbe trasferirci nei dintorni, chissà. Il mercato immobiliare è più abbordabile rispetto a Manchester e sarebbe bello avere una casa con giardino dopo tanti anni in appartamento...è pieno di passeggiate e percorsi da fare in bici, è fuori città ma non troppo allo stesso tempo, ci sono un sacco di negozietti carini come piacciono a me, sai, oggetti da casa, da regalo...mi sa proprio che ci faremo un pensierino!

Ti lascio con un bel cielo azzurro e prati verdi fotografati durante una sosta mentre tornavamo verso a casa, stammi bene tatina e ci sentiamo presto!
I "heart" Yorkshire!

Friday, 8 July 2011

Partiamo con la gita in montagna!

                                                                                                              
Tatina cara,

eccomi qui! Tornata finalmente (finalmente??? purtroppo direi!!) da quattro meravigliosi giorni in montagna! Come sai, Ale ha un appartamento a Predazzo, in Val di Fiemme, e quando possiamo ci fiondiamo in mezzo alle Dolomiti per fare escursioni, sia in estate che in inverno.
Quest'anno è stato più bello del solito, perchè abbiamo fatto passeggiate nuove ogni giorno. E quando dico passeggiate ti parlo di 12-15 km l'una, mica bazzecole!!!
Il bello è che, come ogni anno, ci siamo ripromessi di partire con moderazione, per non stancarci o farci male subito. E così la prima passeggiata l'abbiamo fatta alla "Torre di Pisa", altitudine 1675 mt, si sale con la funivia per un primo tratto, poi si supera un dislivello di 500 mt a piedi, raggiungendo il rifugio, e poi via, verso questa vallata, fra i picchi di nuda roccia, uno dei quali prende il nome della famosa torre, per via della sua forma allungata e pendente. Come puoi vedere dalla foto alcune persone ci si sono anche arrampicate, noi ci siamo limitati a passarci vicino, per poi andare avanti e restare sempre più a bocca aperta davanti a questo paesaggio roccioso, a tratti innevato, e così freddo! Pensa che c'erano zero gradi, e soffiava un vento gelido che neanche in inverno! Ma noi eravamo attrezzati, e con felpa e impermeabile ci siamo salvati la salute, come direbbe mio babbo!
Dopo essere arrivati a casa completamente stremati (sempre per quella cosa che "dovevamo fare una passeggiata leggera"), ci siamo regalati un pisolino e poi siamo andati a procacciarci la cena: abbiamo preso una grigliata mista di maiale, con cui ho preparato un sughetto al pomodoro (con pezzettoni di carne...yum!!) per condire la polenta. E poi mi chiedo perchè non riesco a dimagrire! ehehehe
Il giorno dopo, consci di avere le gambe "di legno", ci siamo buttati su un'escursione di 15 km in totale, la maggior parte pianeggiante, la maggior parte in mezzo ai boschi.
si vede il sentiero sotto alla roccia?
E' bello, sai poter cambiare paesaggio ogni volta che ne hai voglia: dalle nude roccie ai fitti boschi, dai prati infiniti ai fiumi impetuosi! E domenica è stato così: partiti da una salita in funivia, ci siamo diretti verso il rifugio Roda di Vael costeggiando prima una montagna rocciosa, per poi passare in mezzo a un bosco, dove abbiamo avvistato un simpatico scoiattolino che saltava da un ramo a un altro, manco fosse un uccellino! Mi ha ricordato Semola, il ragazzo de "La Spada nella Roccia", te lo ricordi il film di Walt Disney?? Quando si trasformano in scoiattoli e iniziano a saltare da un ramo all'altro, e lui trova la scoiattolina innamorata... Ok, non mi perdo più, lo prometto! 
Ci siamo infine trovati in una vallata dove le mucche pascolavano allegramente: lì abbiamo iniziato a salire fino al rifugio: uno "strappetto" che è valsa la pena fare, visto il paesaggio che ci siamo trovati davanti in seguito!
La sera ci aspettava una cenetta alla Malga Miola, il nostro ristorante preferito, ormai un rito durante i nostri soggiorni: stinco di maiale al forno, polenta e funghi all'uccelletto, e la compagnia del merlo indiano che ogni anno ci fa divertire pronunciando parole nuove, come se fosse una persona vera!



Sempre più stanchi e indolenziti, avevamo deciso che il giorno dopo ci saremmo riposati, andando a vedere il Santuario della Madonna di Pietralba: scopri sempre degli spettacoli artistici in quei posti, e poi non ci avrebbe fatto male di certo! Fatto sta che, dopo esserci avventurati nel "profondo" Alto Adige, dove i cartelli sono tutti in tedesco, e le persone parlano con accento marcato e italiano scorretto, a metà strada abbiamo trovato un cartello che mandava verso questo fantomatico canyon... come perdere l'occasione? Seguendo i cartelli per qualche km ci siamo trovati in un parcheggio a pagamento (3 € al giorno) da cui partiva un sentiero prestabilito. Il nostro abbigliamento non era proprio da passeggiata nei boschi, ma abbiamo deciso di avventurarci ugualmente, dopo aver chiesto alla ragazza all'ingresso se le mie scarpette Adidas fossero adatte al sentiero. E ti dirò che ne è proprio valsa la pena! Le foto parlano da sè, o forse no, forse non rendono la meraviglia di questo canyon scavato dal fiume nel corso degli anni! Quel giorno ce la siamo cavata con il percorso di due ore e mezza, e ci siamo premiati con un fantastico e super economico (26 euro in due!!) pranzo alla malga a base di omelette gigante con speck e funghi per me e patate saltate con uova e speck per Ale, e, posso proprio dirlo, dulcis in fundo, yogurt di malga con frutti di bosco! Non ti viene l'acquolina??
Poi ci siamo andati al Santuario. L'edificio era stupendo, costruito in cima a un colle. Era...come dire...maestoso! Dentro c'erano stanze intere con le pareti tappezzate di quadri, biglietti e foto dei miracolati, o di chi aveva portato la propria preghiera ed era stato esaudito. E' stato molto commovente!
Tornati infine a Predazzo, ci siamo dedicati ad un pre-shopping che non abbiamo mai completato. Sai quando vedi quel vestito o quel paio di scarpe, e dici: poi prima di partire torniamo a comprarlo! E alla fine... chi lo ha più visto?? Ma va bene così, l'importante è stare bene, no?
Per il giorno dopo ci siamo decisi per un'ultima passeggiata massacrante di 14 km, che si è rivelata più facile delle altre, forse perchè eravamo più allenati, o perchè il sentiero era bello largo... Sta di fatto che al Rifugio Margherita ci siamo arrivati molto easily! Durante la camminata abbiamo incontrato una bella marmotta, che ci guardava con il suo musetto buffo, e poi mucche e cavalli, che pascolavano allo stato brado! In cima al monte si stendeva un paesaggio meraviglioso, fatto di rocce e prati. E pensare che è stato lo scenario della seconda guerra mondiale, e le trincee che sono rimaste ne sono la prova!
al ritorno abbiamo scelto un bel masso largo e piatto e abbiamo pranzato con i panini che avevamo preparato al mattino: non si parte mai senza cibo!! E poi la parte del pic-nic è la più divertente, sono sicura che concorderai!

Ops, dici che mi sono dilungata troppo? E' che con sto caldo chi ce lo ha fatto fare di tornare a casa? Là si stava tanto bene e ci siamo pure abbronzati!

Di souvenir mi sono portata a casa un  bel libro di ricette trentine: da tanti anni andiamo in vacanza là, ma non mi ero presa ancora niente di simile. E' un libro simpatico, con poche illustrazioni, ma con ricette curiose, come la grappa al mirtillo o la torta sacher! E magari mi cimenterò il prossimo inverno!
Nel frattempo posso decisamente dire: che bella vacanza!
Ora, visto l'orario, ti do' la buonanotte e ci sentiamo presto!
Cri