sono felice di averti fatto venir voglia di andare in biblioteca, io vado sempre in visibilio difronte a quegli scaffali pieni di libri che son lì che mi sussurrano"scegli me", "portami a casa con te" e la cosa ancora più bella è che non costa nulla :-) Causa la mancanza di una libreria vera e propria in casa devo limitare la quantità di libri che acquisto e per questo la biblioteca è ideale...ma mi è venuta un'invidia a vedere la foto della tua libreria, e anche un po' di tristezza al pensiero di tutti i miei libri a casa dai miei genitori a Ferrara...prima o poi riuscirò a portarli qui con me!
Mi dovrai raccontare del Pellegrino prima o poi...e tienimi aggiornata sulla dieta, che a quanto dici sta andando molto bene e sono davvero contenta per te, sono sicura che riuscirai a seguire questa dieta come stile di vita e presto diventerà un abitudine, vedrai!
una copertina da far venire l'acquolina in bocca! |
Colgo l'occasione del fatto che abbiamo parlato di libri e mangiare per parlarti dell'altro libro che ho letto mentre ero in ferie. Si intitola Eating with the Angels di Sarah-Kate Lynch. Era nella categoria chick lit, termine che indica quei libri un po' più "leggeri", allo stesso modo chiamano i film tipo Love Actually o Notting Hill col termine chick flick, dove chick letteralmente vuol dire pulcino ma è qui è un vezzeggiativo per indicare una ragazza.
Anyway, qualcosa di leggero a volte ci vuole, soprattutto in vacanza. E poi mi ispirava la copertina, un cupcake a forma di cupola che ho scoperto è un disegno dall'illustratrice Sara Fanelli.
Siccome son curiosa come un gatto, ho trovato altre illustrazioni fatte da lei che mi sono piaciute molto e ho visto sul suo sito che ha pubblicato parecchi libri.
Il libro l'ho divorato, davvero. E' la storia di Connie che vive a New York e di professione fa la critica di ristoranti e scrive recensioni su un giornale locale. Suo marito è chef in un ristorante italiano e come puoi immaginare entrambi hanno in comune una grande passione per il cibo e per la cucina. Connie si ritrova a Venezia per una seconda luna di miele, ma senza suo marito...poco romantico, vero? Lì incontra Marco (che nome originale!) che le farà conoscere le delizie di Venezia...ma quando torna a New York scopre che...eh no, non ti voglio dire cosa succede, just in case un giorno ti capiti di leggerlo ! Ma posso dirti che quello che mi ha affascinato era la bellezza delle descrizioni delle pietanze, dei sapori, della consistenza dei cibi ( e soprattutto la consistenza perchè c'è un vero twist nella trama!), mi ha fatto scoprire il cibo da un lato che non avevo considerato prima. E solo a parlarne mi viene fame!
Si vede che l'autrice ha davvero fatto un sacco di ricerche per documentarsi su quello che scrive, sia su New York, quando cita un sacco di ristoranti ma anche le più sconosciute baracchine agli angoli delle strade, sia a Venezia, tra le osterie, i mercati...infatti ho scoperto che anche lei è una critica, vive a Queenstown, in Nuova Zelanda.
Ho visto che ha scritto altri due libri: Blessed are the cheesemakers e By bread alone, dal nome già mi ispirano perchè mi sa proprio che siano sempre sullo stesso argomento: il mangiare!
Ma perchè viene sempre fame quando si parla di mangiare?! E' ancora troppo presto per cenare!
Un abbraccio e alla prossima!
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