Tuesday, 31 January 2012

La cadrega del Nello // Nello's chair

Tatina Cara, sei pronta per proseguire con me l'avventura? Siamo al secondo giorno, e ti porto al Rifugio Monzoni, gestito da un personaggio che vale davvero la pena conoscere!


Nello's chair
My dear Tatina, ready to read another adventure of mine? This is the second day, and I'm taking you to Monzoni Chalet, in order to introduce Mr Nello: he's such a fun person, it could be worth meeting him!
Wlak to Monzoni chalet

DOMENICA 22 GENNAIO 2012
Stremata, ma non troppo, grazie al mio allenamento con il jogging, stendo le gambe sul divano, sentendo i muscoli guizzare sotto la tuta, come se mi stessero sottoponendo a piccole scosse elettriche.
La passeggiata di oggi è stata una bella soddisfazione: quello che solitamente facevamo in un’ora e mezza è stato percorso in un’ora, e la compagnia di Nello è sempre il massimo! Chi è Nello dici? Cominciamo dal principio, che è meglio!
Già abituata al ritmo vacanziero, la sveglia di stamattina è stata con le prime luci. Quindi non all’alba: essendo in montagna, il sole ci mette di più a farsi vedere, e alle 8.30 ero in cucina a preparare la colazione.


Il percorso che abbiamo scelto, come quello di ieri, era già conosciuto, fatto e rifatto, ma non è mai la stessa cosa, tutto cambia, si evolve, in base alla temperatura, la stagione, la pioggia, la neve e tutti gli agenti atmosferici, quindi non è mai noioso avventurarsi su un percorso già affrontato!
Con la nostra super C-Max siamo arrivati a Pozza di Fassa, e abbiamo parcheggiato ai piedi della pista da sci. Per un tratto la si costeggia anche. Contrariamente a ieri il sentiero era già battuto e parecchio frequentato: specie da chi, previa una bella passeggiata, andava a fare il pranzo della domenica al Rifugio Monzoni o alla Malga Monzoni. Dove? Ma in Val Monzoni, ovviamente!

Una curiosità...
  I due ristori sono raggiungibili anche tramite motoslitta, che dall’ora di pranzo comincia a fare su e giù per raccogliere e portare a destinazione gli avventori. Per chi vuole fare una passeggiata in mezzo all’aria incontaminata ed in mezzo ai rumori della natura potrebbe diventare anche fastidioso, ma basta partire con un certo anticipo, come abbiamo fatto noi, e il rumoroso e puzzolente mezzo viene evitato.
Costeggiando per un tratto la pista da sci, si arriva ad una prima Baita, chiamata Crocifisso, dove solitamente ci fermiamo a prendere un caffè o un succo, ma non questa mattina. Alla biforcazione si può scegliere se andare verso Val San Niccolò o Val Monzoni: noi abbiamo preso a destra, addentrandoci nel bosco.


In tre quarti d’ora siamo arrivati a destinazione, superando quei signori che avevano indossato le ciaspole, quelli che salivano con passo piuttosto lento e quello che, giocando con uno stupendo pastore tedesco, faceva su e giù per il sentiero, tentando invano di far stancare il cucciolone!
Fortunatamente il sentiero non era ghiacciato, ma ad un tratto ci siamo trovati davanti ad uno spettacolo da lasciare a bocca aperta: una cascata completamente ghiacciata! Devo aver fatto mille foto a dir poco, ma nessuna renderà mai l’emozione che ho provato trovandomi di fronte a quello spettacolo.

Durante il percorso non mancavano le indicazioni per i due rifugi, con tanto di tempo di percorrenza, e di quando in quando anche qualche battuta da parte di Nello, l’oste che gestisce il rifugio: una vera e propria accozzaglia di cimeli, ricordi, frasi da ricordare, e chi più ne ha più ne metta! Ma non ci siamo fermati al primo traguardo, abbiamo proseguito fino alla Baita, dove, trovata una pila di tronchi esposta al sole, ci siamo accomodati per divorare i nostri panini.

Monzoni Chalet

Lo so che entrare nel rifugio caldo e confortevole, sedersi al tavolo e ordinare una zuppa d’orzo bollente è alquanto allettante, ma nessuno potrà mai toglierci la soddisfazione di fare un rapido (perché altrimenti ci si raffredda) pic-nic in mezzo alla natura!
Nel caldo rifugio ci siamo andati dopo, perché se vai in Val Monzoni non puoi non passare da Nello, in quel suo strambo rifugio, dove ogni cimelio appeso alle pareti è parte della storia del rifugio stesso, dove Nello ti fa sentire come se vi conosceste da una vita e ti fa assaggiare i suoi piatti tipici trentini, fatti con la consapevolezza della tradizione, mentre ti racconta storie di vita, divertenti, interessanti, ma mai noiose, e riesce sempre a farti sorridere! Fa sembrare il proprio lavoro il più bello del mondo. E forse lo è.

Italian joke!!

Io e Ale ci siamo gustati una tazza di crema di latte ai frutti di bosco. La crema di latte è una specie di panna, ma più consistente, più cremosa, ed è… come dire… paradisiaca!
E così, dopo aver recuperato tutte le calorie bruciate in mattinata, e dopo aver rifiutato la proposta di usare lo slittino per scendere a valle, ci siamo incamminati per tornare alla macchina.
Una mattinata splendida, soleggiata, stancante ma soddisfacente!

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Tired, but not too much –thanks to the kilometres I’ve run in the last year- I’m finally laying on the sofa. I can feel all my muscles jumping as if they were given electric inputs.
Today’s walk was a real satisfaction: it took one hour to cover a distance which usually takes one and a half. And Nello’s company it’s always the best… sorry?... Who’s Nello? Maybe I should start from the beginning…
Already accustomed to the holyday rhythm, we woke up at 8.30, ready for breakfast. Like yesterday, we decided to face a known path. Because anyway it is different everytime: it changes depending on the season, the daytime, the weather: it’s never boring to walk where you’ve already been!





With our super car, we got Pozza di Fassa, and parked close to the ski slope. The way wasn’t like yesterday: there was a lot of people walking and many of them were going to have their Sunday lunch at Monzoni’s Baita or Monzoni’s Chalet-restaurant. Where? In Monzoni Valley, obviously! The two restaurants can be reached also through snow mobile, which usually starts collecting people at around midday. It is quite noisy and smells of petrol, so we were happy that it didn’t start working till we were back to our car!


For a while we had to walk parallel to the ski slope, getting the first Chalet, Crocefisso, where we usually stop for a coffee or a drink, but not this morning. At the fork you can choose between two ways: you can go to San Niccolò Valley or Monzoni Valley. Of course we took the second one, on the right, entering the forest.


He's havin' so much fun!!!
In 45 minutes we reached the last chalet, passing over many people: the couple wearing snowshoes, the group that was walking slowly and chatting, and the nice man who was playing with a wonderful German shepherd, trying to make the puppy get tired, with absolutely no results!
Luckily the path wasn’t iced, but at a certain point we found an amazing view: a completely iced water fall. I think I took hundreds pictures, even if none will be able to give the right idea of how I was feeling in that moment!


On the way, we met many signs, giving us time and directions to the two chalets... and sometimens even some joke from Nello, the first chalet owner (this Monzoni Chalet is really funny, full of old things, pics, sentences on the wooden walls... it is almost alive!). Anyway, we didn't stop at the first chalet: we went on till the second one. There we found a nice place where to have our lunch: some logs coverder by snow and exposed to sunlight. Perfect! 

Ready to eat your sandwich??

I know that eating in a warm place is much better -sitting at a real table, sipping a hot barley soup- but a real pic-nic in the middle of nature is always the best, even if you have to be quick before freezing!

An original Christmas tree???!!

Actually, we did enter into a warm place, but only after lunch. We went back to Nello's chalet, where we had a delicious home made milk cream with wildberries! In the meantime, Nello made us feel at home, like we'd known each other for a lifetime, telling us funny stories: he always makes you laugh, and his job seems to be the best in the world (or probably it is!).





After recovering all the calories we burnt during the day, and after refusing to use a wooden slad to go down, we started walking again to reach our car. 
It was a really nice, sunny, tiring but satisfaying day!

Sun is rising up!!



Saturday, 28 January 2012

Diario di una perfetta vacanza in montagna // My perfect holiday to the mountains


Tatina cara, torno dalla montagna e mi ritrovo questa deliziosa ricetta ad aspettarmi! Quale miglior benvenuto, specie in questa fase post-rientro, in cui mi sento un po' svuotata, con poca (o niente) voglia di disfare la valigia e meno ancora di pensare al lavoro che mi attende lunedì.
Ma questi cinque giorni sono stati una meraviglia: giornate piene, giornate di neve, sole, risate, relax, passeggiate, cibo, scoperte, sci (ebbene sì, anche lo sci...di fondo però)! Direi la vacanza perfetta! E per renderti partecipe ho scritto, nei momenti di riposo, un diario vero e preoprio, in cui racconto le nostre esperienze e le emozioni ad esse legate.
E allora... buona lettura con il primo giorno!!
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Dear Tatina, what a better welcome than your deliciuos recipe waiting for me after five faboulous days on the mountain! Something helpful to recover from my sadness... you know, at home, feeling empty, my bag still full, waiting for me to empty it. And back to work on Monday! :-(
But the last five days were woderful: great days, full of snow, sun, laugh, relax, walks, food, sport and ski (oh, yes, even ski... but Nordic one!). I can say that it's been the perfect holiday. And to make you take part to it, I've been writing a sort of diary, describing the best experiences and the linked feelings.
So... here it is the first day!


Sabato 21 gennaio 2012
E mentre sorseggio tè Twinings alla vaniglia davanti al mio portatile, mi volgo verso la mia destra e vedo, dalla finestra, il bianco della neve, e la montagna di fronte che risplende sotto alla luce del sole e penso: FINALMENTE IN VACANZA!
Questa volta sono partita con l’intenzione di godermela al cento per cento e proprio ieri, finendo di caricare le valigie, pronta per partire, ho guardato Ale e gli ho detto: ora si chiudono a chiave i nostri cervelli, via i pensieri e le preoccupazioni. La chiave la lasciamo appesa qui, a casa, e la recupereremo al nostro ritorno! E così è stato!


Questa mattina ci siamo alzati presto, erano le sette quando ho aperto gli occhi, ma per me era sufficiente. Dopo quattro ore trascorse in macchina, ieri sera non ho fatto tempo a toccare il letto che già ero nel mondo dei sogni, ma senza sogni, tanto ero stanca!
Siccome ogni anno ci ripromettiamo di partire gradualmente con le passeggiate -perché il primo giorno ci stanchiamo subito e i giorni successivi siamo tutto un AHI, OHI, UHI- abbiamo deciso di visitare il Parco Naturale di Paneveggio. Si tratta di una passeggiata molto tranquilla, in mezzo al bosco. Si da’ per scontato che si vedranno cervi e cerbiatti, visto che si tratta di una vera e propria riserva, e gli animali vengono nutriti dall’uomo, specie in inverno, quando, tutto coperto dalla neve, è quasi impossibile per loro reperire cibo fresco.


Si dà per scontato, ma non è proprio detto, e infatti, nonostante fossimo solo io e Ale in mezzo al silenzio più assoluto, abbiamo trovato solamente una serie di impronte nella neve, che durante la notte era caduta copiosa.
Dopo aver appurato che il centro visitatori era chiuso, ci siamo avventurati nel parcheggio innevato, fiduciosi che il nostro mezzo ci avrebbe in seguito riportati sulla strada senza problemi. Dal cielo cadeva ancora, di rado, qualche fiocco di neve, residuo della nevicata notturna, ma il sole cominciava già a fare capolino da dietro ai monti.
Il bosco era un paradiso in terra: sai quando è tutto bianco, anche gli alberi, e la neve oltre a coprire le cose copre anche i rumori, e il silenzio sembra quasi surreale? Si sentivano solo le nostre tute da sci che strisciavano l’una contro l’altra mentre ci avventuravamo lungo il sentiero. Spesso mi ritrovavo ferma, quasi in attesa, aguzzando lo sguardo, speranzosa di vedere almeno uno scoiattolo, o una lepre bianca, ma niente da fare!

Footprints on the snow
Però, lungo tutto il percorso, che si chiama Marciò, erano stati posizionati dei cartelli “educativi” che insegnavano a riconoscere le orme degli abitanti del bosco! E così abbiamo scoperto che quelle che credevamo impronte di scoiattolo erano in realtà di una volpe che si aggirava da quelle parti, probabilmente in cerca di cibo, e che la Lepre Variabile –che si chiama così perché in inverno cambia il colore del mantello per mimetizzarsi in mezzo alla neve- lascia dei segni di forma triangolare; che le impronte di cervo maschio sono molto grandi, così siamo riusciti a distinguere quelle di un cerbiatto (o forse era una femmina?) da quelle di un maschio adulto; ed infine che un picchio è veramente in grado di bucare la corteccia di un albero con la sola forza del proprio becco!
Durante la camminata abbiamo fatto una piccola deviazione, dirigendoci verso il Lago di Paneveggio, completamente ghiacciato e coperto dalla neve: ma chi aveva il coraggio di provare a camminarci sopra? Noi no di certo!

Le impronte della lepre Variabile / Changeable Rabbit footprints
Dopo un percorso di rientro piuttosto frettoloso, nel tentativo di scaldarci, a causa della temperatura, che a dispetto della giornata soleggiata, era a quasi meno cinque, siamo tornati al parcheggio: la nostra macchina era ancora lì ad aspettarci, sola, le impronte a terra, uniche, solo le nostre, il silenzio attorno ancora surreale.



L’immagine si sfuma e si confonde con ciò che ancora vedo dalla finestra, il tetto bianco della palazzina di fronte e le cime degli alberi ricoperte di neve. Bevo l’ultimo sorso del mio tè e vado a chiamare Ale: si va a fare un giro in paese!
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Saturday 21st Jan 2012
While sipping my Twinings vanilla tea, staring at my notebook, I slightly turn my head towards the window: it’s all white, and the mountain in front of my flat is shining under the sunlight. I can just think: FINALLY I’M ON HOLYDAY!
This time I left with the clear aim to enjoy every single moment, so, after loading all the luggage on our car, I looked at Ale and said: we’re going to lock our heads, no more worries, no more working things. They will be here when we’ll be back, and till then… just relax! And it seems it’s working!
This morning we woke up early, it was seven o’clock when I opened my eyes: I’d probably slept enough. After four hours driving to get here yesterday, I couldn’t wait to jump into my bed and rest, and I did it actually, even without dreams –I was too tired.

Guess who...?

...Roe deer!!
 Since every time we try to start gradually, avoiding any UHI, OHI, AHI issues after a very tiring walk, we decided to visit Paneveggio Natural Park. It is an easy walk, inside a wood. Since it’s a real natural park, guests are supposed to see wild animals easily, but, to say the truth, it’s not so easy. It was just Ale and me, walking alone, silence was absolute, but despite that, we couldn’t see anything moving inside the forest. On the other hand, it was full of footprints, left by the creatures during the night, while snow was falling on the ground.

Deer footprints

After realizing that the Visitors’ Centre was closed, we  got into the snowy car parking, wandering if our car would have been able to reach the main road again. A few snowflakes were still falling down, after the past storm, but a shiny sun was already rising up beside the mountains. 

Guess who..?

Fox footprints!
 The wood was amazing! Try to picture the scene: all is white, even the trees, and the snow covers both things and noises, so that silence seems to be almost unnatural. We could hear only our ski dresses, scraping one against the other while we were walking on the path. I stopped many times, listening, looking for something, hoping to see at least a white rabbit or a squirrel, but nothing!
However, along the path, called Marciò, we found many advices concerning the forest inhabitants: they explained how to recognize their footprints. This way we were able to discover that the ones we thought belonging from a squirrel, had been left by a fox; that male deer footprints are bigger than the female ones (and we could even distinguish them); that the Changeable Rabbit (so called because of its hair, changing into a white colour in winter time, in order to hide itself from predators) leaves triangular footprints; and that peckers can really make a hole on a tree with their own pickles! 

Hello litte pecker! Nice job!
At a fork we decided to take another path, to reach, in 20 minutes, the Paneveggio Lake: it was an icy table, covered with white snow, but we weren’t so proud to walk on it –not at all!
After a quick run back (just to heat ourselves, since it was -5°C, despite the sunny day), we got the parking: our car was still there, all alone, our footprints were the only ones on the uncontaminated snow, and silence around there was still unreal.
The car parking

My eyes recover slowly, the white image mixes up with what I can see out of my window: the front roof still covered with snow, and the trees all white.
I quickly gull the left tea and tell Ale: time to go shopping downtown!


Thursday, 26 January 2012

Let's get cooking! - Oggi si cucina!

Cara Tatina,
quanto ci siamo divertite al mercatino di Natale di Manchester! E' stato piacevolissimo rivisitare quella bellissima giornata trascorsa assieme, grazie mille!

Dear Tatina,
we did have loads of fun at the Manchester Christmas Markets, thanks for taking me back to that beautiful day we spent together, shopping, eating, laughing!

Mi chiedevi la ricetta della torta che ho cucinato la settimana scorsa e di cui ti ho parlato nel mio post precedente, così ho deciso di accontentarti e di condividerla qui sul blog :-)

You asked me for the recipe for the pie I talked to you about in my last post, so here I am sharing it here on the blog today.


"moo-dy blues" steak & stilton pie


Ingredienti:

2 cucchiai di olio d’oliva
1 cipolla tritata
2 bastoni di sedano tritati
2 carote, sbucciate e tritate
1 spicchio d'aglio
600g carne di manzo da spezzatino tagliata a cubetti di 2.5cm
2 cucchiai di farina
2 foglie di alloro
1 cucchiaino di senape in polvere
Qualche rametto di timo
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 bicchiere di vino rosso
600ml di brodo di carne
375g pasta sfoglia
200g di formaggio Stilton sbriciolato
1 uovo, leggermente sbattuto, da spennellare sulla pasta sfoglia
sale e pepe nero  


Ingredients:

2tbsp olive oil
1 onion, chopped
2 celery sticks, chopped
2 carrots, peeled and chopped
1 garlic clove, finely chopped
600g beef skirt, brisket or decent stewing steak, cut into 2.5cm cubes
2tbsp plain flour
2 bay leaves
1tbsp English mustard powder
a few springs of thyme, leaves picked and chopped
1tbsp tomato purée
1 large glass of red wine
600ml beef stock
375g puff pastry
200g Stilton cheese, crumbled
1 egg, lightly beaten, to glaze
sea salt and black pepper


Metodo:
Scalda l'olio in un tegame capiente, aggiungi le verdure e l'aglio e cuoci a fuoco medio per circa 15 minuti, finchè raggiunge un bel colore dorato. Aggiungi la carne rinforzare e cuoci per circa 5 minuti. Aggiungi la farina, , l’alloro, la senape in polvere, il timo e il concentrato di pomodoro. Aggiungi il vino rosso e mescola bene. Versa il brodo di carne, porta il tutto a bollitura e cuoci, coperto e a fuoco molto basso per circa 2 ore, fino a che la carne diventa bella tenera. Condisci con sale e pepe a piacere, poi trasferisci il tutto in una pirofila da forno per raffreddarsi. 


Heat the oil in a large pan, add the vegetable and garlic and cook over a medium heat for about 15 minutes, until golden. Add the beef and cook for about 5 minutes, until sealed all over. Stir in the flour, then add the bay leaves, mustard powder, thyme and tomato purée. Add the red wine and stir well. Pour in the beef stock, bring to a simmer, the cover and cook over a very low heat for about 2 hours, until the beef is tender. Season to taste, then transfer the mixture to a pie dish and leave to cool.


Scalda il forno a 180°C/350°F/gas 4. Stendi la pasta sfoglia su una superficie leggermente infarinata fincheè non raggiunge uno spessore di circa 5mmi. Sbriciola il formaggio sopra la carne e spennella l'orlo della pirofila con l'uovo sbattuto, quindi ricopri la pirofila con la pasta sfoglia. Taglia la pasta in acesso e spingi lungo tutti i lati per sigillare la torta. Spennella il coperchio di pasta sfoglia col resto dell’uovo e fai delle fessure sulla torta con un coltello affilato. Cuoci per circa 30 minuti, fino a che la pasta sfoglia non ha raggiunto un bel colore dorato. Servi accompagnata da un purè di patate alla senape e del cavolo cotto a vapore, leggermente saltato in padella con dei dadini di pancetta affumicata.

Heat the oven to 180°C/350°F/gas mark 4. Roll out the pastry on a lightly floured surface to about 5mm thick. Crumble the Stilton over the beef filling. Brush the rim of the pie dish with a little of the beaten egg, then lift up the pastry on the rolling pin and use to cover the dish. Trim off the excess pastry and press down all the way round to seal. Brush the pastry with beaten egg, then make slits in the top so you can see the cheese. Bake for about 30 minutes, until the pastry is golden brown. Serve with English mustard mash and steamed cabbage, tossed briefly in a pan with fried bacon lardons.


sooo tempting!

Buon Appetito!

Enjoy!

Thursday, 19 January 2012

Christmas market in Manchester

Tatina cara!! Ma che buona deve essere quella torta! Non ho assolutamente dubbi.
Ricordo che quando a novembre sono venuta a trovarti avevi comprato quella pork pie in una bancarella in centro a Manchester per Stu, perchè mi dicevi che ne va matto! Quindi, sì, credo proprio che tu abbia ragione: trattasi di regalo boomerang, ovvero Stuart vuole che tu ne cucini quante più possibile! ihihihih

A proposito di mercatino a Manchester, chiamalo ...ino! E' davvero grande, pieno di tante bancarelle, fra prodotti locali, esteri, e pure italiani, ti ricordi? E' stato divertente quando quel ragazzo siciliano voleva farci assaggiare a tutti i costi quel cannolo, ma noi ci siamo rifiutate, dicendo che eravamo piene (e davvero lo eravamo), ma un paio di secondi dopo tu hai addentato quello spidino di frutta ricoperto di cioccolato, mentre io mi sono  buttata sul solito Bretzel (perchè dovunque io vada, per quanti ne trovi, ne mangio).
Oltre a quell'episodio, ricordo che quel giorno, nonostante il freddo e il vento, siamo state fortunate, perchè avremo preso sì e no due minuti di pioggia (e il mio ombrellino di Harrods ha fatto al caso nostro in quel momento), mentre il resto della giornata siamo state accompagnate dal bel tempo!
E devo dire che mi sono proprio divertita a camminare in mezzo a tutta quella gente (per essere un giorno lavorativo ce n'era davvero tanta, ma non troppa) e quel mix di odori, di caldarroste, carne alla griglia, patatine, dolciumi, pelle o legno, piante... Per non parlare della musica, le luci, le decorazioni, era tutto estremamente natalizio, non c'è che dire!

Food, food, and... food!

Ricordi che fatica però trovare in mezzo a tutta quella roba il magnetino da mettere sul mio frigorifero? L'anno scorso ne avevo comprato uno, è vero, ma raffigurava due muffins, niente di tipico mancuniano, per intenderci. Ma stavolta la ricerca ha dato i suoi frutti, e mi sono portata a casa qualcosa che non lascia certamente spazio agli equivoci!
Chissà la prossima volta cosa troverò! ;-)

Guess which is my new magnet from Manchester? //Trova il nuovo magnetino


Forse ora è meglio smettere di sognare e tornare al presente però: devo andare a preparare la valigia, visto che domani io e Ale partiamo per la montagna: una settimana in mezzo alla neve, fra passeggiate, rifugi, cibo buono e relax! E credimi davvero non vedo l'ora!
Quindi scappo, ma non prima di averti chiesto una cosa IMPORTANTISSIMA: la ricetta di quella meravigliosa meat pie che hai fatto, perchè ne sento il profumo fino a qua e voglio provarla anche io!

Un bacione da (per ora) Bertinoro!



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Dear Tatina, how tasty should be that meat pie! I have no doubt!
I remember, when I was in Manchester, that you bought one  (or two?) for Stu at the Christmas Markets: you told me that he really likes them (and I could personally check the truth, while watching him eating his little pie!) and for this reason I can tell you that, yes, it's been a "boomerang gift": he wants you to cook as many as possible! ehehehehe

Ooops...there's an owl!

Uh, a picture of Manchester Christmas Markets has just jumped into my mind: it was really big! Full of stands coming from all Europe, even Italy, do you remember? It was so funny when we met that guy from Sicily: he wanted us to try their typical "cannoli", and we told him we'd just had lunch and were full... but... after a few seconds, you snapped at your dark chocolate fruit kebab and I bit my bretzel ('cause you know that I love them, and, wherever I am, if I find one, I'll have it!).

No, thanks, we are full... ihihihihih

Moreover, I remember that day, aprt from the chilly wind, it was a really nice day, and it rained just a couple of minutes (when I could use my super Harrod's umbrella!).
I really enjoyed walking among all that people (there was a lot, but not too much, anyway) and those smells too: food, meat, chestnuts, sweets, leather, wood, etc. And all the lights, decorations, even the music: it was all extremely natal!
Nice idea for my next Christmas tree!

But, despite all those products and Christmas souvenirs, how difficult was to find a fridge magnet for my collection! When I came over for your wedding, I'd already bought one, but it wasn't absolutely typical (it represents two muffins), that's why I wanted a new one: and finally -it was hard!- I found it, and no one could say that it's not from Manchester!
Mmmm... I'm just wandering... what about next fridge magnet? ;-)

I love scarves colors!



Now... maybe it's time for me to come back to present time: you know, I'm leaving tomorrow with Ale. We're spending a whole week in the mountanins: the snow, the cold (and hot chocolate too), the walks, the food and RELAX! I can't wait, really!


So... I've to go now, my bag is waiting to be filled with all those warm clothes.
BUT. Before goig, I need you to do a very important thing: when I'll be back, I would really like to find here the recipe of your meat pie... because I can still smell it from here: it looks so good, and I want to try to make one!



A big hug from -for now- Bertinoro!

Meeting my new friend!

Singing moose :-)

Tuesday, 17 January 2012

I ♥ Pieminister!

Cara tatina,
che bello rivisitare il tuo 2011! Soprattutto i momenti trascorsi assieme, e l'anno scorso ce ne sono stati parecchi, cosa che mi ha fatto tanto ma tanto piacere! Speriamo di continuare così e ancora di più!

Thanks for taking me on a journey of your year 2011! I especially loved the fun times we spent together, which have been quite a few last year, let's hope to carry on like this in 2012 and even more!

Oggi ti volevo raccontare di un nuovo libro di ricette che ho ricevuto in regalo per Natale...trattasi del libro di ricette di Pieminister, una ditta giovane ed estremamente British che si dedica a creare deliziose pies di tutti i tipi e per tutti i gusti! Ti dirò, mi ricordo la prima volta che ho sentito parlare di una pie e subito mi è venuta in mente la classica apple pie, invece i nostri cari inglesi usano la parola pie spesso e volentieri per indicare piatti salati, un po' come le nostre torte salate, più o meno...

Today I wanted to tell you a bit more about the new recipe book I got for Christmas, that is the Pieminister recipe book..a collection of recipes by this fresh and extremely British company that makes delicious scrummy pies! I still remember the first time I heard the word "pie" and straight away I thought about the "sweet" kind of pie, like apple pie, but I soon found out that very often a pie is of the savoury kind.


Ti confesso che ho sviluppato un amore sviscerato per queste piccole (a volte anche grandi!) delizie, dal sapore rustico, grazie a quella bella crosta saporita, mmh mi viene l'acquolina in bocca solo a parlarne! La prima volta che ho scoperto Pieminister è stata al festival musicale a cui abbiamo partecipato lo scorso settembre...avevano uno stand dove servivano queste belle pie con una bella pallina di purè e una bel sugo saporito (gravy), il tutto servito in una robusta scatola di cartone...

I have to confess that I am now deeply in love with these little (sometimes big!) delicious bites, very rustic looking, thanks to that tasty shortcrust pastry..yum, it makes me hungry even now just talking about it! The first time I discovered Pieminister was at the End of the Road, a music festival I went to last September...they had a stand selling pies, mash and gravy, served in a pretty but robust cardboard box...

 
the box!

pie, mash & gravy

the menu
Devo ammettere che oltre alle pies, l'intero concetto e branding di Pieminister mi ha conquistato appieno...dal logo agli slogan, al packaging...sono diventata una fan sfegata! Tanto che a Natale mi è arrivato lo stupendo libro di ricette, grazie al mio maritino, che sono sicura me l'ha regalato nella speranza che mi metta all'opera con qualche ricetta! Cosa che ho già fatto, domenica scorsa ho cucinato la mia prima pieminister pie!

I have to say that, pies aside, I am completely in love with the entire Pieminister brand...from the logo to the slogan to the packaging...love it all! So much so that I was given the recipe book from my husband as a Christmas present, I am sure he was very keen on me getting started on trying the recipes as soon as possible!

cookbook cover


I love how it's divided into seasons

love the fun graphics

run, pie, run!
 Come dice il titolo, ricette per ogni stagione, il libro è diviso in stagioni, per incoraggiare ad usare prodotti di stagione...mi son fiondata al capitolo sull'inverno e come prima ricetta ho scelto una pie con carne di manzo e formaggio stilton, ricoperta con pasta sfoglia...

As the title says, a pie for each season...there are 4 chapters, one for each season of the year, to encourage people to use seasonal ingredients...I had to start of course by the Winter chapter and I went for the "moody-blues" steak and stilton pie...





the pie...result!
E il bello di questo libro è che non ci sono solo ricette, ci sono spunti per giochi di società, barzellette, consigli per organizzare feste...è proprio uno di quei libri di cucina come piacciono a me, da leggere da capo a fondo! Se ti ispira la ricetta te la mando...stessa cosa per i nostri lettori, se siete curiosi di sperimentare lasciatemi un commento o mandatemi una mail e vi mando la ricetta :-)

What I also love about the cookbook is that it comes with much more than just recipes, it's full of party ideas, games , jokes...If you fancy the recipe just let me know and I will send it to you...and for our readers, leave a comment or drop me an email and I will send it over :-)

Alla prossima tatina...ti lascio col motto di pieminister!

Speak to you soon...let's end this post with the pieminister motto!