Saturday, 1 October 2011

Wreck this journal


Tatina cara, sai che fatico a immaginare Manchester con temperature così simili alle nostre? Sì perchè anche qua, nonostante sia il primo di ottobre, l'autunno pare ancora lontano, e fuori si gira ancora in maniche corte.
Diciamo che almeno la notte possiamo respirare, con temperature sui 15-16°. Una perfetta primavera direi!
Ma bando alle ciance (da quant'è che non lo sentivi dire, eh?) mentre tu ti lasciavi ispirare dai fish&chips mancuniani e dalle birre fresche e dissetanti, io mi sono lasciata trasportare in un universo parallelo: il mondo dei non-libri!
Ora penserai che me le sono fatte io un paio di birre, prima di mettermi al pc. In realtà non scherzo, sto sperimentando l'anti-libro per eccellenza. Per spiegarti meglio voglio che tu prenda in considerazione un libro a caso: tu lo compri perchè ti può piacere la copertina, o il titolo, o hai sbirciato fra le pagine e ti ha ispirato lo stile dello scrittore; può darsi che tu abbia letto delle recensioni, o che semplicemente ti attiri il carattere, o il fatto che abbia poche pagine o che ne abbia molte. Insomma, qualunque sia il motivo, tu hai comprato quel libro, e te lo sei portato casa. Lo hai delcatamente appoggiato sul divano (hai prima messo via la spesa, non sia mai che finita la tua mezz'ora di relax tu debba ricominciare a riordinare di nuovo), e ti sei comodamente sdraiata... ti sei preparata anche un tè, lo so, ci conosciamo troppo bene tu ed io! E con la tazza fumante sul tavolino davanti a te, apri la prima pagina, e senti quel rumorino quasi impercettibile che fa solo il libro nuovo, quello della colla che si stacca leggermente dalle pagine. E stai attenta a tenerlo in mano, che non si rovini. E inizi a leggerlo con attenzione, col tuo bel segnalibro già pronto per essere usato nel caso tu venga interrotta e sia costretta ad alzarti. Alla peggio, in mancanza del segnalibro, un'"orecchietta" ci può anche stare... ma dì la verità, un pochino ti secca...
Questo è il libro. L'amico che ci accompagnerà per i prossimi giorni nei momenti di relax, meglio di un film, meglio di un cinema, perchè la nostra immaginazione va oltre, e si crea un proprio mondo di personaggi, suoni e immagini, tutti nella nostra testa, per dare vita ad una storia che -in fin dei conti- è solo nostra!

Il mio libro invece, sì quello lì con la copertina nera, quello scritto da Keri Smith, è fatto per essere distrutto. Lo dice il titolo stesso. E pensandoci bene, ha sì la forma di un libro, ma ha più la funzione di un diario. Però non è nemmeno un diario. 
E' il mezzo con cui l'autrice vuole tirare fuori i sentimenti -rabbia, gioia, amore, gelosia e chi più ne ha più ne metta- e la nostra creatività distruttiva! 
Quando ti trovi in mano questo libro, non sei comodamente sdraiata sul divano: sei in fase di "attacco d'arte" per citare una vecchia trasmissione che davano su Rai Uno quando eravamo piccole (te la ricordi?). Magari hai davanti la tisana, il tè, o il caffè, ma li usi per sporcare le pagine del libro. 
Sì perchè in ogni pagina ci sono delle istruzioni da seguire, più o meno precise, e l'esecutore (perchè certamente non si tratta di un lettore) non deve far altro che agire seguendo il proprio istinto e la propria creatività, combattendo allo stesso tempo contro se stesso e contro l'idea che sta deturpando un libro (che va rispettato, amato, curato, eccetera eccetera)! E' questo quello che intendo per anti-libro!
Per farti capire, ti voglio mostrare qualche pagina per cui mi sono sentita particolarmente "ispirata".

Questa è la meglio riuscita per il momento. L'istruzione leggeva: "fill this page with circles". La prima cosa che mi è venuta in mente è stata di prendere le matite colorate e di usare tutti i colori che mi piacevano. Il risultato è stata una pagina che trasmette allegria. In realtà quando l'ho riempita ero molto nervosa, ma man mano che disegnavo i cerchi mi sentivo sempre più distesa, sempre più tranquilla, e alla fine la soddisfazione ha preso il sopravvento!

 
Questa invece è stata semplicemente DISGUSTOSA! Sì, hai letto bene, "Chew on this", ma poi ti avverte: non ingoiare! Vorrei anche vedere! Però... alla fine è stato divertente. Avrei dovuto filmarmi mentre masticavo quella pagina, dal sapore nettamente cartaceo, e la consistenza della carta riciclata (sai, quella un po' grossa, un po' rugosa, ecco quella).
Il bello è che ti senti un po' matto quando fai queste cose fuori dall'ordinario, ed è proprio questo che ti fa stare bene: butti fuori tutta la negatività, esci da te stessa... è quasi meglio di una lezione di yoga per certi versi!


Qui invece dovevo scrivere la stessa parola all'infinito. Avevo lasciato indietro questa pagina, perchè non sapevo quale parola sarebbe stata più adatta. Una parola da scrivere mille -mille? non so, non le ho mica contate!!- volte ti rimane impressa nella mente. Fai fatica a cancellarla. Quindi non poteva essere una brutta parola. Poi mi sono sentita di farlo, ho aperto il diario e ho appoggiato la penna, pensando ad una parola felice, gioiosa... e mi è uscito Joy, ed ho continuato a scriverlo per le due facciate, pensando a cento altre cose: al fatto che da ragazzina conoscevo un ragazzo con quel nome -ma era un nome o un soprannome?- , e che chissà come sarebbe chiamare un figlio -o una figlia- così? e guarda un po' come scrivo le parole tutte diverse una dall'altra, come se non avessi una mia calligrafia; e guarda come stai scrivendo male, cerca di ricomporti, respira, concentrati, specie sulla J e la Y, non vedi come ti vengono diverse ogni volta? e oddio ho un crampo alla mano, che faccio: mi fermo e continuo dopo? ...
E poi lo spazio era finito, e quella parola era entrata dentro di me!


Ed infine la mia pagina preferita, quella che visito ogni tanto dopo che sono stata a fare spesa. Qui devo incollare le etichette di frutta e verdura! Per ora ce ne sono poche, ma mi chiedo come sarà quando avrò riempito la pagina!!!

E poi ce ne sono altre, più o meno creative, più o meno distruttive. Ho già deciso che per ultima mi terrò la pagina che dice di portare il diario con me sotto la doccia. Sarà durissima, ma voglio farlo!

Tatina, so già che ti sei innamorata di questo libro.
Io ho dovuto ordinarlo su internet, perchè in Italia non si trova (ed è solo in inglese), ma per te sarà facilissimo trovarlo, ne sono sicura!

Prometto che alla prossima pagina ben riuscita ti mando tante foto sulla realizzazione, perchè è davvero divertente!

Ora ti saluto, perchè è sabato e abbiamo tanti lavoretti da fare in casa... specie mettere a posto la camera da letto nuova, visto che venerdì prossimo avrò un'ospite mooolto speciale!! :-)
Non vedo l'ora che arrivi, Tatina cara, finalmente una giornata insieme, ed in carne ed ossa!!
Un abbraccio -virtuale per il momento- e a prestissimo!


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