Sunday, 18 December 2011

Ma Herman vive nella casetta di pan di zenzero? // Does Herman live in a gingerbread house?

Buondì Tatina! Ma lo sai che se mi avvicino allo schermo  posso sentire il profumo di quelle due meravigliose torte? Hanno davvero un aspetto invitante, ma sono sicura che non te ne avanzerà un pezzetto per quando tornerai in Italia la prossima settimana, ne?
Sai che anche da noi esiste una cosa simile, anche se non ho mai "partecipato". Il dolce si chiama Torta di Padre Pio, e mi pare che giri attorono al periodo di Pasqua.
Il mio più grande problema è che odio le catene, o tutto quello che vi assomiglia, e mi rifiuto categoricamente di parteciparvi, anche se a volte (come nel caso di Herman) si tratta di belle inziative legate all'amicizia...
E mentre tu ti occupavi di far crescere il tuo Herman (mi piace l'idea di dare un nome di persona ad un dolce!), io ho ritentato l'esperimenti "casetta di pan di zenzero", con qualche modifica sull'impasto per renderla più gradevole al gusto italiano!
Sinceramente non pensavo di poterci riuscire. A riprodurla intendo. Quel giorno a casa di Rose mi era sembrato fin troppo facile:
taking notes while the teacher is speaking

Leggiamo insieme le istruzioni  e prendiamo appunti...


Me & the chef Rose :-)
poi prepariamo l'impasto con margarina, golden syrup, zucchero di canna, farina e tanto ginger!

With Ila's scale...
Lo stendiamo e lo mettiamo già tagliato sulle placche da forno

Working happily!!


Delicious hearth-shaped "ground"
 E infine componiamo le nostre casette usando la glassa come collante, decorandole poi a nostro piacimento!

Everybody is working on his own house!

A small lovely gingerbread village!
Devo dirti la verità, è stata una giornata parecchio stancante, ma davvero divertente: tante chiacchiere, risate, tanti tè fra un assaggio e l'altro, qualche battuta ed il tempo è letteralmente volato!

The whole team!

E così ci ho riprovato a casa, nella mia cucina, con i miei attrezzi: ho rivisto le dimensioni della casetta, che è venuta un po' più piccina, ho comprato qualche caramella -fra la scarsa scelta che come ben sai abbiamo qui in Italia- e ho cambiato l'impasto, usando quello per la pasta frolla. A dirti la verità ho usato ugualmente il golden syroup che mi sono portata a casa da Manchester, e gli ha dato quel tocco in più di dolcezza e fragranza!
In sostanza per l'impasto ho usato:

200 gr di farina
50 gr di zucchero di canna
50 gr di golden syroup
1 uovo
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
80 gr di burro

My Italian cookie house!


Con queste dosi mi sono venute quattro casette piccole, da regalare a quattro bimbi golosi! :-)
E' stato divertentissimo poterle decorare con zucchero a velo, cioccolato bianco, pezzi di pistacchio, liquerizie ripiene e confetti colorati: soprattutto perchè la metà sono finiti direttamente nella mia bocca affamata!
E' stato divertente, sì, ma mai quanto quel giorno, tutte insieme, quando ci siamo godute una giornata al femminile al cento per cento!
Un abbraccio forte Tata e a prestissimo!

                                                                        ----------
Good Morning Tatina! You know, as I go close the display I can feel the smell and the fragrance of your cakes! They look really inviting, but I'm sure I can't ask you to bring a piece to Italy to our next meeting: by that time it'll be finished for sure!
Did you know that we have a similar cake in Italy? It's called "Padre Pio's cake" and it's a kind of chain going around usually in Easter time. However, since I don't like anything called "chain" or related to that name, I always refused to keep on working on the dough (actually, I've never been asked to take a piece, so I didn't have to make the choice). But Herman looks like something kinder, linked to friendship and joy...
And while your were busy making Herman growing up (I like the idea of giving a sewwt a person's name!), I tried again to make the gingerbread house by myself, this time making some changes to the ingredients, getting them closer to Italians taste!
At first I though I couldn't manage all by myself. I mean, to make it all without any help. That day at Rose's it seemed to me so easy:
read the instructions on our little books and take notes, make the dough, cut it in shapes and bake it, assemble our little houses using icing as an eadible glue!
To say the thruth, it was a very tiring day, but a really fun one: chatting all the time, laughing, drinking tea while trying Rose's deliciuous cookies, and making jokes. Time flew!
So I decided to try it again at home, in my kitchen, with my tools: I made again the house template (I wanted  to make a smaller one), I bought some sweets (although you know that in Italy we have a very limitated choice on sweets) and, as I told you, I changed the dough (even if  I still used the golden syroup I bought in Manchester, which gave it a special flavour and sweetness).
So my dough was made of:


200 gr plain flour
50 gr di rough sugar
50 gr  golden syroup
1 egg
1vanilla bag
1 pinch of salt
80 gr butter

I made 4 little houses, that have been given to four greedy children! :-)
It was so fun to decorate them with icing sugar, melted white chocolate, pistachios, stuffed liquorice and coloured sweets: actually I did eat almost half of them while cooking, and that was the most fun part eheheheh!
It was fun, yes, but no as that day, all together in a special women day!
A big hug an talk to you soon!

No comments:

Post a Comment