Il tempo si prospetta minacciosetto... |
L'ingresso del parco |
Sono sicura che sei d'accordo con me al 100%.
Mi è piaciuto anche il giretto virtuale, tanto che ti propongo un'ulteriore passeggiata: sull'Appennino stavolta, nelle Foreste Casentinesi, fra la Romagna e la Toscana, in mezzo ai boschi, costeggiando il fiume e arrivando alle famose Cascate di Acquacheta!
"Come quel fiume c'ha proprio cammino
prima dal Monte Viso 'nver' levante,
da la sinistra costa d'Apennino,
che si chiama Acquacheta suso, avante
che si divalli giù nel basso letto,
e a Forlì di quel nome è vacante,
rimbomba là sovra San Benedetto
de l'Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto;
così, giù d'una ripa discoscesa,
trovammo risonar quell'acqua tinta,
sì che 'n poc'ora avria l'orecchia offesa."
[Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto XVI, Versi 94-102]
Specchio d'acqua |
Anche Dante, come vedi, le cita nella sua Divina Commedia, e la passeggiata per arrivarvi è a dir poco idilliaca. Si parte dal paesino di San Benedetto in Alpe. Il sentiero è sterrato ed ampio, ma delle pedule da montagna sono da prediligere alle scarpette da ginnastica, troppo leggere e col fondo morbido.
Appena si comincia a camminare, si viene risucchiati dal bosco, e ci si immerge immediatamente nella natura. Il sentiero, che costeggia un torrente (il cui nome è, per l'appunto, Acquacheta), inizialmente rimane pianeggiante, poi pian piano comincia a salire, coprendo un dislivello di circa 200 metri. Ma non è faticoso: solo alcuni passaggi richiedono un po' più di impegno e fiato, ma per il resto si cammina in tranquillità e si riesce a godere della natura circostante.
Lungo il percorso di quattro chilometri abbiamo incrociato due bivacchi. Si tratta di rifugi, all'interno dei quali c'è la possibilità di mangiare, dormire, e scaldarsi al fuoco del camino. Il primo che abbiamo incontrato era più piccolo, ma aveva un buffissimo nome: Ca' del Rospo. Ci siamo domandati perchè mai questo nome, ma non abbiamo saputo darci risposte.
In mezzo al bosco |
Ad un certo punto, superato il secondo bivacco -il cui nome mi è sconosciuto- si cominciano a sentire voci, schiamazzi e spruzzi, rumore di tuffi e gorgoglii, tanto che leggendo di nuovo il passo di Dante, quando dice che quasi ci perde l'udito, ti vien da pensare la stessa cosa! Ed è lì che t'inganni e pensi di essere arrivato. In realtà si tratta di una piccola cascatella che precipita in una pozza d'acqua: gli schiamazzi son dei ragazzini che si divertono come matti, e ti chiedi come facciano a stare ammollo in quell'acqua gelata!
Il bivio conferma l'ipotesi: se vuoi arrivare alle cascate devi proseguire per il viottolo in salita, e fatichi anche un po' prima di giungere finalmente alla zona panoramica, quella da cui si ammirano le bellissime... ma... dove sono? Chi le ha spostate? C'è una parete rocciosa, è chiaro che le cascate erano proprio lì, ma -colpa della siccità e della calura estiva- pare che anch'esse siano andate in ferie!
Voglia di immergere i piedi! |
Già individuato all'andata un bel tavolino in pietra, apparecchiamo alla buona e tiriamo fuori ogni ben di Dio. Io, per rimanere fedele alla dieta, ho preparato un pasticcio di carne che mangio di gusto, mentre i miei compagni d'avventura affettano pane montanaro, farcendolo con affettati di ogni sorta.
Durante le tre ore di marcia siamo stati accompagnati da una nuvoletta dispettosa, che ogni tanto si divertiva a scaricare qualche spruzzo d'acqua sopra la nostra testa. Gli alberi del bosco hanno però fatto il loro dovere, riparandoci per bene. E per fortuna che c'erano loro: dopo il caldo dei giorni scorsi chi se l'immaginava di dover mettere nello zaino l'impermeabile?
Il ritorno è stato più lento, a causa della digestione, del sole che è spuntato fuori, scoprendo un cielo di un azzurro intenso, e del sonno dovuto alla levataccia mattutina. Ma ci siamo goduti il paesaggio, le farfalle svolazzanti, i fiori colorati e le acque verdi del fiume.
La prima cosa che ho fatto quando sono tornata a casa? Una bella dormita!
Ma che bei posti che abbiam visitato!
Le non cascate sullo sfondo |
Gli alberi formano un arco sotto cui passare |
Tatina, che dici? Ti è piaciuto il giretto di oggi? Non so perchè mi è venuto un po' "romanzato". Chissà, forse mi sono immedesimata in Dante mentre, con la sua veste in velluto porpora, camminava in mezzo a tutto quel verde!
La ca' del Rospo... chissà dov'era il rospo?? |
Tutti a tavola!! |
Non so se ci sentiremo ancora prima della prossima settimana, ma next time stai sicura che ne avrò di cose da raccontarti: venerdì io e Ale partiamo per Monaco di Baviera, e nel tornare indietro ci fermiamo qualche giorno in montagna. Una bella settimana di meritato riposo per entrambi, e un'occasione per festeggiare il nostro anniversario (il 5 settembre sono già due anni) e il mio compleanno!
Quindi se non ci sentiamo prima ti mando un abbraccio forte e a presto!!
Un albero ombrello |
Voglia di immergersi... |
Farfalle all'opera! |
Finalmente il cielo azzurro |
Wow, che bel posticino avete trovato: non troppo lontano da casa (quindi facilmente raggiungibile), rinfrescante e rilassante. Pazienza per le cascate, anche se avrebbero reso la passeggiata ancora più straordinaria.
ReplyDeleteBrillante idea per una gita fuori porta... quasi quasi inoltro degli inviti per uno dei prossimi weekend :)
Brave, molto bello il vostro blog!
Aury
Aury, se ti serve d'ispirazione per una gita domenicale ho raggiunto il mio scopo ;-)
ReplyDeletePoi se ci vai vogliamo un commento sul posto (e se ci fai un post lo linkeremo qui da qualche parte!!)